Come raggiungere l’audience dei Teenagers su Facebook?

Vittorio Di Giacomo

5 Maggio 2011

Vittorio Di Giacomo

5 Maggio 2011

cc Immagine di Extra Ketchup

Stando ad uno studio di Forrester solo il 6% dei teenager tra i 12 e i 17 anni è propenso a entrare in contatto con i brand su Facebook. Non è quindi sempre detto che chi frequenta di più i social media sia poi necessariamente aperto ad instaurare una relazione con un brand.

E’ importante allora definire con delicatezza – e sempre pensando al Modello QR6 – l’approccio che un brand deve avere sui social media per raggiungere effettivamente l’audience di riferimento.

Ecco 3 punti che potranno aiutarvi:

1. Collaborate con un partner del mondo dell’entertainment per creare contenuti rilevanti

Essere su Facebook da soli non vi renderà coinvolgenti nei confronti dei teenagers perchè non sono obbligati ad ascoltarvi. Su altre piattaforme seguono attivamente i loro musicisti preferiti, show televisivi e altri idoli. In più guardano molti video, ascoltano molta musica e utilizzano altre forme di intrattenimento online, condividendole con i propri amici sui social media.

Create allora una partnership con rilevanti brand e personalità del mondo dell’entertainment, che siano famosi su YouTube, in televisione o su iTunes. Trovate qualcosa che rispecchi l’anima del vostro brand e produca contenuti insieme a voi, in maniera esclusiva, dedicati ai followers del brand. Questa operazione attrarrà nuovi followers per via del passaparola e porterà anche i teenagers a legarsi al brand, in modo nuovo.

2. Coinvolgete i teenagers al di fuori di Facebook ed invogliateli a condividere la loro esperienza con il vostro brand con i loro contatti Facebook

Le barriere di Facebook non esistono più quindi non ha senso concentrarsi solo sulla piattaforma Facebook: i teenager spendono lì gran parte del tempo, ma quando si parla dei brand preferiscono fidarsi dei contenuti di un sito o di altri luoghi ufficiali piuttosto che di Facebook.

Utilizzate Facebook Open Graph e altri tool per la condivisione dei contenuti sui social media e date ai teenagers dei contenuti validi e interessanti di cui parlare. Questo è il modo migliore per coinvolgerli e invogliarli a condividere con i loro amici sui social network le informazioni relative al vostro brand.

In questo modo il brand comparirà sui feed dei teenagers in modo più spontaneo e naturale: verrà condiviso nelle conversazioni e non spinto dal brand con un tono promotore e markettaro.

Il punto chiave qui è conoscere il vostro target teenagers abbastanza bene da sapere quale contenuto sarà più engaging e sarà ritenuto degno di essere sharato. E’ importante imparare ad essere rilevanti per la propria audience, conoscerne i bisogni e capirne i codici per favorire la viralità dei contenuti che poi andrete a proporre.

3. Non ignorate le lamentele dei teenagers su Facebook

Mentre il 6% di loro vuole essere amico del brand, le aspettative del resto dei teenagers sono un po’ più alte in relazione a come si comporta il brand online. Il report di Forrester ha rilevato che il 28% dei teenagers si aspetta che le società ascoltino quello che hanno da dire sui social network e siano reattive e presenti per rispondere alle loro domande.

Magari non seguono regolarmente la comunicazione del brand sui social media, ma vedono la vostra pagina Facebook come un canale per fare domande e trovare un supporto: chiedono e parlano con voi direttamente online, davanti agli altri follower e non al telefono.

Per questo motivo il ruolo del community manager è molto importante e determinante: il community manager dovrà essere una persona molto ben informata e deve disporre di tutto il materiale necessario eventualmente per reperire le informazioni.

Ricerche come il report di Forrester ci ricordano che Facebook e gli altri canali social non sono “single-minded” come vengono spesso descritti. E’ essenziale conoscere la propria audience prima di intraprendere una campagna di marketing e per raggiungere i teenager è importante non dimenticarsi di quelle che sono le cose importanti per loro.

 

 

Articolo liberamente tradotto da How Can We Use Facebook To Target With Precision

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