Come usare i social media per lanciare una startup (e coinvolgere gli influencer): il workshop tenuto alla #BattleMI

Quando si fa il lavoro che faccio io, può capitare di essere chiamati a tenere uno speech per condividere la propria esperienza durante una giornata di formazione. Questo recentemente è accaduto durante La Battaglia delle Idee 2015, evento organizzato da Ninja Marketing, di cui Viralbeat è stata partner per la terza volta. La #BattleMI di quest’anno è stata il main event del Global Entrepreneurship Congress 2015 e si è articolata in una due giorni di formazione e networking, conclusasi poi con la battaglia a suon di rap degli startupper.

I “cugini” (nonché ex colleghi) della Ninja Academy mi hanno chiesto di spiegare in 45 minuti come si possono usare i social media per lanciare una startup: devo dire che non è stato semplice riassumere una materia così vasta in poco tempo, ma ci ho provato. Per chi non era presente, ma anche per qualcuno che era presente e vuole rinfrescare i concetti, ecco una sintesi del mio intervento.

Hai fondato una startup. E adesso?

Non può esserci un valido approccio pratico senza un’adeguata base di teoria. E quindi rispolveriamo un attimo il concetto (per la verità già citato nel lontano 1999 dal Cluetrain Manifesto) che una volta entrati sul mercato, si diventa inevitabilmente parte delle conversazioni che lo compongono.

Analizza!

La stragrande maggioranza delle opinioni postate dagli utenti sono spontanee, in particolar modo quelle sui social network, e questo le rende importantissime perché possono essere analizzate e comprese.

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Quindi si possono capire meglio diversi elementi fondamentali: ad esempio se qualcuno parla già del nostro brand, in quali luoghi della Rete se ne parla e in che termini (positivi o negativi), ma anche chi ascolta noi o i nostri competitor, e quindi qual è potenzialmente il nostro pubblico ideale.

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Una volta ottenuti questi dati, siamo pronti a relazionarci con le persone all’ascolto, a patto di avere seriamente qualcosa da dire, si capisce. Ora ci servono “solo” 4 cose: tanta qualità per i contenuti, il giusto tempismo, un piano editoriale e la possibilità di analizzare i risultati di quello che facciamo.

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Una breve parentesi sulla qualità dei contenuti: non bisogna dire più del necessario, e cercare sempre di restituire valore a chi compie uno sforzo (anche solo in termini di tempo) per leggere i nostri contenuti. Solo in questo modo si può ottenere un coinvolgimento vero dell’utente, e poco male se bisogna investire un po’ di budget per rendere i contenuti più visibili. Alla lunga, e soprattutto se svolta con criterio, la promozione porta solo benefici.

È chiaro anche che ogni canale ha delle caratteristiche che lo rendono unico rispetto agli altri, e che richiedono dei contenuti adattati alle singole peculiarità.

Dopo aver iniziato, chiaramente, si deve sempre monitorare il rendimento delle azioni che si svolgono, perché senza tanta pratica non si arriva da nessuna parte. Le parole d’ordine sono tentare, misurare, ottimizzare. Potete partire dalle sezioni analytics offerte nativamente dalle varie piattaforme, ma ci sono tanti tool per approfondire (di cui parleremo in separata sede).

Chiudo con un canale che si può definire indiretto, ma che non è assolutamente da sottovalutare, specialmente se dovete lanciarvi sul mercato e farvi conoscere: coltivate le relazioni con le personalità!

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Gli influencer sono come gli unicorni: creature difficilissime da trovare, ma con una certa magia.Chi, infatti, meglio di una persona che già parla di quello che succede nel vostro settore, ed è esperta in materia, per portare il vostro messaggio all’attenzione di un pubblico già in target? È chiaro che bisogna fare le cose per bene, con una corretta strategia di contatto e, quando serve, anche un’equa ricompensa.

Manca solo il ringraziamento al pubblico per avermi ascoltato, e l’invito a farmi delle domande se ne avete. Potete scrivere nei commenti a questo post, oppure contattarci su Twitter e Facebook.

Fatevi
sentire.

La vostra crescita parte da qui. Senza impegnarvi, senza bisogno di troppi dettagli. Ma iniziamo a conoscerci, o non scoprirete mai cosa Viralbeat può fare per voi. Scriveteci e vi ricontatteremo, pronti ad ascoltare. E a proporre.