Gomorra e Game of Thrones: serie TV a confronto su Twitter

Delle serie TV non possiamo ormai farne a meno, creano vera e propria dipendenza. Sia in rete che offline non è raro imbattersi in riferimenti, citazioni e, purtroppo, anche in spoiler delle serie TV più seguite. Gomorra e Game of Thrones sono sicuramente tra le più amate in Italia.  Il fenomeno del second screen è ormai una tendenza confermata anche nel nostro Paese. L’esperienza di fruizione “aumentata” della TV  è un dato di fatto e oggi si riflette nel live twitting che avviene in maniera crescente dai dispositivi mobile.

L’articolo che proponiamo oggi è il risultato dell’analisi netnografica dei tweet che riguardano le due serie televisive che hanno letteralmente stregato il pubblico.

 

*AVVERTENZA*

Il presente articolo contiene SPOILER della seconda stagione di Gomorra e della sesta stagione di Games of Thrones.
Se siete indietro con la visione vi consigliamo di mettervi in pari prima di proseguire! 🙂

#Gomorra e #Got: le serie TV si sfidano a colpi di hashtag 

L’indagine è stata svolta su 3.032 tweet, pubblicati in lingua italiana, nel periodo compreso tra il 27 maggio e il 6 giugno 2016 e contenenti gli hashtag  #Gomorra (1.104 tweet) e #Got (1.665 tweet)

TweetRaccolti_SerieTV

Di questi tweet abbiamo analizzato le tempistiche di pubblicazione, per comprendere quando gli utenti discutono online delle due serie TV. Con una successiva indagine qualitativa abbiamo rilevato, poi, quali sono i personaggi più citati dagli utenti e i temi più discussi su Twitter.

Andamento temporale dei tweet pubblicati

Analizzando il flusso di pubblicazione dei tweet emerge una sostanziale differenza tra il pubblico di Gomorra e quello di Games of Thrones.

1_TIMELINE

Come si evince dal grafico, gli utenti twittano contenuti relativi a Gomorra indipendentemente dal palinsesto televisivo e dalla messa in onda degli episodi, il flusso di tweet non sembra minimamente correlato alla proiezione della serie TV.

Il pubblico di Game of Thrones, invece, è coinvolto, in particolare, durante il giorno della messa in onda della puntata (come dimostra il picco del 30/05). Non rileviamo, però, alcun incremento sostanziale durante la diffusione della puntata in lingua originale, nonostante in molti tweet si palesi una preferenza per la versione originale e vi siano numerosi riferimenti alla visione in streaming.

flusso_orario_GameOfThrones

Analizzando più nel dettaglio il picco di tweet con hashtag #GOT del 30/05 e concentrandoci sull’orario di pubblicazione, vediamo come incida fortemente la pratica del live twitting.

L’area contrassegnata in viola chiaro rappresenta l’intero periodo d’analisi, la parte più scura è rappresentata dai tweet pubblicati durante il 30 maggio, giorno in cui è stata diffusa la V puntata di Game of Thrones. In tale data emergono due picchi di traffico: il primo in corrispondenza delle ore 12.00 risulta comune alle altre giornate d’analisi, il secondo delle ore 20:00, è invece peculiare,  dei 162 tweet pubblicati dalle 20.00 alle 21.00 nei dieci giorni d’analisi, il 70% risale al 30 maggio (114 tweet).

Tematiche discusse su Twitter in riferimento alle serie TV

Nel corso dell’analisi sono stati rilevati differenti cluster discorsivi che abbiamo sintetizzato nel grafico seguente:

Tematiche_SerieTV

Nel discorso su Gomorra la tematica più dibattuta è relativa alla relazione tra la serie e la vita reale nei quartieri (o più in generale nella città di Napoli) narrata da Saviano. L’attendibilità della rappresentazione della realtà messa in campo da Gomorra è oggetto di discussione costante, con posizioni che tendono a polarizzarsi tra due estremi.

Da una parte si riscontra un cluster di utenti secondo cui “Secondigliano è davvero così”, una città “senza possibilità di redenzione” come quella narrata nella serie TV; dall’altra vi è la posizione degli utenti secondo i quali l’immagine della società napoletana che viene proposta è riduttiva e stereotipata, tendente ad enfatizzarne gli aspetti negativi e delinquenziali e tralasciando quasi del tutto i tratti positivi che la caratterizzano. Emblematica è in questo senso l’accusa di aver quasi del tutto omesso dalla sceneggiatura la presenza delle forze dell’ordine.

Il dibattito pubblico si è acceso intorno ad alcune polemiche, scaturite da affermazioni provenienti da più parti, secondo cui la visione della serie potrebbe sfociare in comportamenti emulativi da parte degli spettatori. Il discorso ha toccato anche membri delle istituzioni, in particolare hanno avuto molta eco le parole spese in favore della serie TV dal magistrato Ilda Boccassini:

Il dibattito si è poi spostato dalla sfera ideale a quella reale: con la citazione di fatti di cronaca che possono ricondursi a fenomeni di emulazione (o presunti tali) dei comportamenti messi in atto dai protagonisti della serie.

I riferimenti alla vita reale sono, invece, completamente liminali nel discorso su Game of Thrones, caratterizzati da riferimenti ironici che comparano l’attuale situazione politica e sociale all’universo della serie o alla somiglianza fisica tra i personaggi della serie e personalità di spicco o semplicemente a episodi della quotidianità:

L’aspetto centrale nel discorso di Game of Thrones è indiscutibilmente l’ironia: nei tweet abbiamo rilevato numerose parodie e stravolgimenti che riguardano tanto l’aspetto narrativo quanto dettagli più tecnici della serie.

La riproposizione ironica propria di tali contenuti ha prevalentemente due funzioni, tra esse contrastanti.
Da una parte viene utilizzata come un inside joke, uno strumento per rafforzare e sostenere la propria posizione all’interno del gruppo dei conoscitori ed esperti della serie.

D’altra parte è uno strumento per prendere le distanze:  l’utente si rappresenta come spettatore attivo (e creativo) e usa l’ironia per contrastare le dinamiche narrative.
Un tema presente in entrambi i discorsi è relativo al linguaggio, il dialetto napoletano di Gomorra e la trasposizione italiana di Game of Thrones.

Molti dei commenti riferiti a Gomorra riguardano la lingua napoletana. L’ironia associata al tema è frequente, le persone si divertono a cimentarsi in espressioni dialettali apprese dalla serie, alcuni utenti si sforzano di guardare le puntate senza sottotitoli perché ritengono che la serie si gusti al meglio in “lingua originale”. I progressi fatti in questa direzione vengono spesso condivisi con i propri follower.

https://twitter.com/vins82/status/739096495664857089

L’aspetto del linguaggio è, invece, la principale fonte di negatività presente in Game of Thrones, talvolta espressa con ironia o, più spesso, esplicitata direttamente (forse l’unico tema in cui si riscontra tanta avversione esplicita).

In particolare, emerge una forte negatività riguardo la traduzione della scena finale dell’episodio, in cui la frase “Hold the door” (elemento chiave della puntata e della storia del personaggio di Hodor) viene tradotta con “Trova un modo”.

Gli utenti di Twitter non hanno gradito la traduzione e, nonostante qualche coraggioso user abbia provato ad arginare la questione, il giudizio complessivo è risultato decisamente lapidario.

https://twitter.com/AngelRanieri/status/737406823758725120

I due diversi pubblici online di Gomorra e Game of Thrones

Il pubblico Twitter di Gomorra è trasversale, senza possibilità di inquadrarlo in un target specifico. Non mostra particolare affinità con il mondo delle serie TV, mancando di padronanza di un linguaggio specifico che denota conoscenza dell’ambiente. I commenti sulla serie sono superficiali e il tweeting sulla serie coinvolge perlopiù l’universo discorsivo che la connota.

Il pubblico di Game of Thrones è caratterizzato da una comunità più strutturata, con regole, dinamiche e giochi espliciti (si pensi ad esempio agli hashtag #FantaGOT e #TronodiMeme), e risulta coinvolto più dai personaggi e dalle dinamiche narrative, rispetto all’universo della serie TV  e ai libri (si registrano pochissime opinioni relativamente alla trasposizione dai libri alla pellicola).

I fan di Game of Thrones risultano essere maggiormente edotti sulle dinamiche televisive e cinematografiche (utilizzano un linguaggio più tecnico rispetto al pubblico di Gomorra), prediligono la visione in lingua originale o sottotitolata, e twittano seguendo le dinamiche del palinsesto.

Un consistente numero di utenti che twitta con #GOT è formato da studenti, in particolare universitari (sono stati rilevati un gran numero di riferimenti a lezioni ed esami).

Le TOP 10 dei personaggi più citati delle due serie TV

Il discorso relativo a Game of Thrones è denso di riferimenti ai personaggi della serie. Sono stati rilevate 1.332 citazioni a personaggi della serie in 1.665 tweet. Le opinioni relative a Gomorra risultano invece essere meno centrate sui personaggi: 338 citazioni su  1.104 tweet.

Di seguito la Top 10 dei personaggi più citati di Gomorra e Game of Thrones e il sentiment di ciascuno di essi.

TOP10_PersonaggiGomorra
TOP10_PersonaggiGoT


Il sentiment legato ai personaggi di Game of Thrones è contraddistinto da una maggior percentuale di negatività rispetto a quelli di Gomorra. I tweet positivi sono prevalentemente di endorsment ai personaggi (una sorta di “tifo” ). Le motivazioni ai giudizi positivi sono rare e legati principalmente allo sviluppo narrativo del personaggio.

La negatività rilevata in relazione ai personaggi si divide in due categorie:

– negatività connesse alla story line dei protagonisti o a trasposizioni errate (es. Daenerys, Hodor)

– negatività connessa alla psicologia o alla personalità dei protagonisti (es. Tommen, Cersei, Jeoffrey)

Gli utenti di Gomorra mostrano una marcata affezione nei confronti di alcuni personaggi, a tal punto da estenderla anche agli attori che li interpretano che spesso vengono chiamati in causa in dibattiti e polemiche o menzionati in tweet nei quali gli utenti fanno battute o postano parodie sulla serie. Le attività degli attori al di fuori della serie vengano, di sovente, segnalate su Twitter con gli hashtag della serie.

Le parodie degli utenti di Twitter sulle due serie TV

Spesso le due serie TV vengono citate insieme. Gomorra viene paragonata a Games of Thrones per l’elevato numero di personaggi (anche protagonisti) che decedono di puntata in puntata. In particolare, l’evento che ha sconvolto i fan è stato l’uccisione del “Principe” da parte di Don Pietro Savastano. Il personaggio, pur non facendo parte del nucleo centrale di protagonisti, era entrato nelle grazie degli spettatori per via del suo stile stravagante, del carattere pacato e della bontà d’animo.

Le due serie vengono anche combinate dagli utenti in parodie che attingono elementi da entrambi, calcandone i punti di contatto, ovviamente sempre in modo ironico.

Considerazioni finali sull’audience che discute online delle due serie TV

Dalla nostra analisi abbiamo rilevato delle differenze sostanziali tra i fan, che discutono su Twitter, delle due serie TV .

Il pubblico di Game of Thrones è composto da persone mediamente giovani, con una discreta conoscenza delle dinamiche e delle tecniche proprie alle serie TV. Tale gruppo è caratterizzato da regole e dinamiche strutturate, utilizza l’ironia come inside joke, per rafforzare la propria appartenenza al gruppo o come forma di contrapposizione. I fan citano frequentemente i personaggi della serie: dall’analisi del sentiment emergono le complessità e i “grigi” che connotano quasi tutti i personaggi. La negatività a loro associata è relativa sia agli aspetti tecnico- narrativi (storia noiosa, trasposizioni ritenute errate), sia alla psicologia o alla personalità dei soggetti.

Il pubblico di Gomorra è, invece, più eterogeneo: non è particolarmente interessato agli aspetti tecnici o a dettagli della fotografia, della regia, o all’evoluzione dei personaggi, ma si concentra di più sull’universo discorsivo che connota la serie TV. Essi mostrano una marcata affezione nei confronti di alcuni personaggi, al punto da estenderla anche agli attori che li interpretano che vengono spesso chiamati in causa nei tweet che rimandano ai dibattiti e alle polemiche relative alla serie.

Articolo scritto in collaborazione con David Consolazio

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