Internet Blackout: Stop Online Piracy Act e Protect IP Act, ecco perché oggi la rete si oscura

Oggi il world wide web è spento.
In maniera simbolica, attraverso l’autocensura, i più importanti servizi della rete oggi sono vestiti di nero.

Un nero che potrebbe simboleggiare il lutto, il lutto per la morte futura del diritto alla libertà d’espressione e della possibilità per ogni individuo di accedere a una rete libera, equa e senza ostruzioni, censure e limitazioni da parte dei governi.

È necessario avere consapevolezza di quello che l’attuazione del SOPA e del PIPA potrebbero generare.Il disegno di legge ideato da Lamar Smith si pone l’obiettivo di eliminare ed eradicare ogni forma di pirateria di violazione di copyright  presente  sul web, ma allo stesso tempo porterà un elevato livello di censura e controllo come mai prima d’ora visto in rete, ma per i dettagli su i punti previsti dal decreto di legge americano vi rimandiamo ai seguenti articoli:

Oggi invece la questione riguarda l’anticipo della protesta, già preventivata dai big della Silicon Valley, da Google a Mozilla da Wikipedia a Creative Commons, l’appuntamento per spegnere il web era  stato fissato per il 23 gennaio, ma gli ultimi risvolti arrivati nei giorni scorsi proprio dalla Casa Bianca dove lo stesso presidente degli stati uniti Barack Obama si è espresso contro un decreto così duro suggerendo di ridimensionare il disegno in collaborazione con i più alti rappresentanti del Web, ha portato i big dell’industria ad anticipare e sferrare il primo segnale di protesta e disappunto contro questa manovra.

Nei nostri precedenti articoli abbiamo avuto modo di definire e chiarire cosa esattamente è lo Stop Online Piracy Act, ma ad affiancare il discusso decreto ve ne è un altro il PIPA. Il Protect IP Act è invece una proposta di legge complementare al SOPA che aggrava la questione offrendo a chi ne farà richiesta, in questo caso l’industria del copyright, tutti i mezzi necessari a tutelare le proprietà intellettuali e i propri contenuti.

Fortunatamente proprio sul PIPA è stato già fatto un passo indietro, proprio al fine di evitare di dare vita a uno strumento in grado di coercizzare coloro che comunque rispettando le regole etiche del web e della rete, rendono possibile l’accesso a contenuti già disponibili, ma di cui le Major del cinema e della musica non sono particolarmente favorevoli.

E mentre Obama invita le parti al dialogo e a formulare delle proposte alternative che non minino la libertà e gli equilibri della rete, ecco alcuni scatti di come appare il Web oggi.

Fonte: BuzzFeed.com

Link all’articolo originale:

The Internet’s Blackout Pages And SOPA Protests 

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