Rubato anche il profilo Twitter di MTV? No, solo una mossa di marketing!

#Brandreputation #hacker #Twitter

Luigi Ferrara

20 Febbraio 2013

#Brandreputation #hacker #Twitter

Luigi Ferrara

20 Febbraio 2013

Negli ultimi giorni dei cracker buontemponi si sono divertiti a rubare i profili Twitter di grossi brand come Burger King e Jeep. E’ una cosa che non dovrebbe capitare, ma può succedere (password troppo semplici, cookie salvati, disattenzioni varie).

In verità il danno non è stato nemmeno così ingente, visto che in poco più di un’ora l’account di Burger King è stato sospeso e riportato alla normalità. Anzi, in realtà aveva guadagnato più di 30.000 nuovi follower e, immagino, alla fine non gli sarà dispiaciuto più di tanto.

Il giorno dopo è capitata più o meno la stessa cosa a Jeep, che l’ha presa con filosofia ed ha anche invitato i compagni di sventure di Burger King a mangiare insieme. (Che bello vedere i brand che interagiscono così, tra l’altro!)

Dopo aver verificato il sempreverde detto che non tutti i mali vengono per nuocere, passiamo ad un altro male diffuso: salire sul carro dei vincitori. In questo caso ci ha provato MTV, facendo però solo finta che il suo profilo Twitter fosse stato rubato, e i risultati non sono stati (secondo me almeno) quelli sperati.

Senza dubbio il Twitter di MTV ne ha ricavato un po’ di visibilità, ma a che prezzo? Ritorniamo all’annosa questione: vale la pena fare una serie di figure barbine, usando un eufemismo, per guadagnare qualche follower? Vado in ordine e racconto i fatti:

– Un tweet che annuncia il fatto

– Retweet degli utenti che abboccano all’amo (su 6 milioni di follower ce ne sono giusto 4 o 5)

– Alla fine del giochino, messaggio-sfottò

Che simpatia, vero?

E infatti, le risposte piccate e sarcastiche non si fanno attendere:


https://twitter.com/Joe_Schmuck/status/303972325722841089


https://twitter.com/FunnyMaine/status/303974615414370305
https://twitter.com/drew/status/304007689304940546

Giudicate voi, io non dico nulla. Però sono perfettamente d’accordo con Torsten Beeck (responsabile dei social media della BILD) quando dice:

Dalle mie parti c’è un detto che recita, traducendolo, “chi vuole fregare alla fine rimane fregato”. Adattandolo a questa situazione, direi che da un danno casuale si può ricavare qualcosa di buono, ma farsi del male da soli mi sembra un po’ da ingenui (per non dire stupidi)…

Fatevi
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