11 web specialist italiani svelano i loro social media secrets

Da qualche settimana, mi frullava in testa l’idea di coinvolgere qualche buon amico, che condivide con me gioie e dolori di questo lavoro, a scrivere un post a più mani ricco di consigli utili per chi si avvicina, è già dentro, o vorrà in futuro entrare, nel mondo del social media marketing. Vediamo quali segreti hanno scelto di svelare.

Tutto è iniziato contattando in chat un po’ di amici del settore, chiedendo loro di condividere con noi e i lettori del blog di Viralbeat, un proprio segreto sul social media marketing: “Potete scrivere di ciò che volete, senza limiti di caratteri, né di temi..”.
All’appello hanno risposto 11 dei più importanti web specialist italiani con cui ho avuto modo di interfacciarmi in questi anni. Alcuni di loro, grazie ai loro blog, mi hanno introdotto al mondo del marketing virale, con altri c’è stato il piacere di collaborare, con altri invece solo lunghe e piacevoli chiacchierate e scambi di social opinion. Per questo ringrazio tutti del tempo dedicato, in questa occasione e nelle altre

Ecco i 10 segreti (ok, meglio dire consigli) che ci hanno inviato:

#1 Curiosità e spirito creativo/distruttivo

Penso siano necessarie alcune virtù rappresentate da un buon compromesso tra gioco, sperimentazione, pianificazione e metodologia. Un mix a cui va aggiunta una (auto)formazione curiosa, specializzata e continua nel tempo. Quindi il segreto, se così vogliamo chiamarlo, sta nello spirito creativo/distruttivo, alla base dell’apprendimento dei bambini, nella razionalità e nella formazione, che si acquisiscono in età adulta.
Poi ciò che trasforma un web specialist in un innovatore è la capacità di fare proposte mirate alle esigenze, funzionali e mai preconfezionate.
Andrea Carnevali | CEO e Digital Planner presso Republic+Queen

#2 Curiosità e relazioni trasparenti

Gli utenti, da giudici inesorabili quali sono, ci hanno reso consapevoli non soltanto dei rischi derivanti dalle piccole disattenzioni, ma anche della pericolosità di quegli scellerati tentativi di rimediare che, il più delle volte, finiscono per peggiorare le cose, amplificandole (ogni riferimento a fatti realmente accaduti e a persone e/o emittenti radiofoniche realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale).
Pertanto, a chi ha deciso di abitare “professionalmente” le reti sociali per popolarle di contenuti, affido un segreto mascherato da consiglio: trasformati in una specie di mostro insonne provvisto di occhi di gheppio, orecchie di pipistrello, oltre che di una spiccata propensione al confronto. Una mostruosa trasfigurazione per il cui compimento non devi fare altro che alimentare giorno dopo giorno la tua sete di novità, abbandonare le vecchie pretese e sedimentare l’idea che i social network non sono miniere d’oro, né tantomeno pulpiti dai quali lanciare noiosi monologhi. Queste piattaforme sono semplicemente delle bellissime opportunità di incontro, attraverso le quali edificare e mantenere relazioni sane e trasparenti.
Daniele Magliocca | Media Planner Proforma & Founder Viralmente

#3 Sui social network non basta esserci

Personalmente penso che chiunque si approcci per la prima volta a questo tipo di comunicazione debba concentrare le energie su un unico mezzo in modo da sfruttarne tutte le potenzialità, e riuscire a dedicargli la giusta attenzione, invece che creare decine di profili solo per poter dire entusiasticamente al proprio pubblico “amici e da oggi siamo anche su …”. L’errore più grande è quello di pensare che basta esserci.
Fables | Founder Bloguerrilla & Co-Founder Magillaguerrilla

#4 Sui social network non basta esserci (2)

La consapevolezza che non bisogna essere su tutti i social network. La consapevolezza che chi ascolta necessita di un dialogo. La consapevolezza che c’è bisogno di una figura professionale capace di gestire la comunicazione online.
Bisogna valutare le caratteristiche del proprio brand/prodotto prima di aprirsi al web, comprendere quale canale social sia idoneo e, nel caso ce ne fosse più di uno, valutare su quale investire di più. Più social network si adoperano, più tempo/risorse sono richieste per la gestione della comunicazione, perché le community sono differenti e richiedono attenzione/contenuti/dialogo differente. Effettuare la connessione tra diversi social network, può risultare un grosso errore per il brand. Servirsi dei social media, implica un’apertura verso il pubblico che comporta la gestazione di relazioni dirette con ogni singolo utente raggiunto. Essere online è semplice, muoversi, relazionare, prevenire e curare problematiche è molto più difficile.
Francesco Del Franco | Brand Manager & Social Media Specialist

#5 Fiutare la notizia

“Non credo ci siano trucchi…e neanche scorciatoie per essere sempre presenti e fiutare il pezzo giusto …una grande curiosità e spirito di osservazione mi portano spesso ad esplorare il web…un mondo davvero affascinante e pieno di risorse… bisogna solo saperle riconoscere! Probabilmente il vero trucco…oltre alla costanza nella ricerca è sicuramente l’amore per il design, la comunicazione e soprattutto per questo lavoro. ”
Massimiliano Lupo | Interactive Creative Designer & Founder Shotmcn.com

#6 Scrivere per gli utenti

Un segreto al giorno d’oggi è difficile mantenerlo e se lo hai è bene tenerlo stretto, ma con la velocità della diffusione di informazioni all’epoca dei Social Media tutto è scontato e niente è certo, allora il consiglio che voglio dare è “lavorate sul SEO pensando ai Social Network”, perché differentemente da ciò che molti pensano “Il SEO non è morto”.
La verità oggi è che i motori di ricerca si sono evoluti, sono cambiati, si sono migliorati e per non perdere la sfida con i Social Network devono dare agli utenti ciò che cercano. D’altronde i Social network si avvicinano sempre di più ai motori di ricerca (vedi ad esempio l’accordo di Facebook con Bing). Si va quindi verso un punto di collisione. Affinché tutto ciò avvenga è aumentata la complessità con cui le varie fasi di elaborazione, indicizzazione e presentazione dei risultati eseguono i loro passaggi. I crawler non si limitano più a recuperare del testo, ma tengono conto anche della velocità del sito. In fase di analisi delle pagine, si premia il buon codice HTML, compatto, e ben scritto, corredato da non troppe immagini e che siano leggere. Infine per la presentazione in SERP rientrano ora tanti altri fattori, tra cui quello che è il vero contenuto della pagina, cioè testi che siano davvero creati per gli utenti, ed infine ma non meno importante tutti segnali che arrivano dai social network, partendo dai vari +1, like e tweet relativi ad una semplice pagina, fino ad i commenti generati dagli utenti, senza dimenticare le ricondivisioni e la visibilità social di una determinata pagina.
Allora il vero consiglio quale è? Il consiglio che posso dare, che è quello che faccio anche io, è di ottimizzare tecnicamente i siti per il SEO, ma scrivere contenuti in maniera naturale, come se si stesse parlando ad un amico, senza strafare con sovraottimizzazione di parole chiave, piuttosto pensare ad un SHO (Search Human Optimization) e far si che gli utenti apprezzino i contenuti e siano propensi a ricondividerli e a cliccare i vari pulsantini social.
Giuseppe Guerrasio | CEO di AJepCom e SEO Coordinator di ISayBlog

#7 Cura dei contenuti, engagement, ascolto e conversazione

Probabilmente non esistono segreti sul social media marketing che possano dare con sicurezza dei risultati eccellenti. La cura dei contenuti, l’engagement, saper ascoltare e conversare con le persone possono essere le uniche regole da rispettare. Stare al passo con i tempi della società moderna, che ha sempre meno tempo a disposizione per aggiornarsi, confrontarsi e condividere idee.
Oggi, nell’era del mobile, si dovrebbe avere una disponibilità dei contenuti in modalità flash, sapendo coinvolgere ed emozionando anche e soprattutto attraverso una semplice immagine, un video o un breve messaggio. Creare continue pillole di contenuti facilmente fruibili dagli smartphone, che ti permettono di fare, dire, cercare e condividere qualsiasi cosa in ogni momento e luogo, questa può essere una chiave importante oggi per un’ottima strategia social.
A favorire tutto questo ci sono le numerose app mobile che permettono a tantissime persone di parlare e condividere esperienze reali in modo veloce e continuo. Il successo di app come Instagram e di social come Pinterest fanno dell’immagine un ruolo fondamentale. Favorire sempre la qualità alla quantità dei contenuti e il social mobile engagement può essere un ottimo consiglio per catturare l’attenzione.
Oscar Tonnina Fischer | Digital Art Director

#8 Personalità e stile

I segreti non esistono. Esistono formule magiche che ci permettono di raccogliere vari ingredienti (input) nella nostra vita dentro e fuori la rete, per scagliare incantesimi (output) nei tempi e modi in cui riusciamo. Siamo in pratica interpreti di uno stile da cui si evince la nostra personalità, ogni volta che pubblicamente interagiamo con i social in cui esistono altre persone e personalità con cui relazionarsi.
L’ideale è riuscire a far trasparire attraverso parole, immagini, contenuti, la propria personalità, creando un network di persone (qui le dimensioni non contano, eheh) con cui creare e condividere gli stessi valori. Il valore così co-creato deve essere scambiato in ogni ramo della rete, consolidando la relazione, in modo da essere scambiato, arricchendo continuamente. Nel mio caso, questo valore è stato un blog curato quotidianamente, dal design minimal ma con contenuti di rapida lettura, interpreti del mio stile ma in linea con i trend e gusti del momento.
Paolo Palladino | Art Director & Founder Ilovegreen

#9 Adattarsi al cambiamento

Ciao Vittorio, grazie per essere riuscito a mettermi in difficoltà con la tua richiesta. Proverò a risponderti attraverso il mio lavoro, anche perché credo che per quanto riguarda i social media, ormai non ci siano più tanti segreti da svelare considerato che se ne parla tantissimo in rete su blog, gruppi dedicati, profili di professionisti, etc. Ho impiegato tutto il week-end, ho provato a ragionare su un segreto in ambito social di cui avrei potuto parlarti e così ho messo su carta quello che è il mio processo lavorativo: seguire l’andamento dei trend, adattarsi al cambiamento, che i rete è sempre rapido ed in costante evoluzione. Costruire la propria rete d’informazione e diffondere i contenuti senza dare per scontato che tutti possano comprendere ciò che si dice. Essere sempre pronti e cortesi nelle risposte partecipando attivamente alle conversazioni cercando di essere appetibili e comprensibili al maggior pubblico possibile, evitando di restare semplici spettatori.
Essere molto rispettosi delle regole, sopratutto se scritte, ed evitare di trasformarsi in fastidiosissimi Spammer.
Riuscire ad essere credibili è la vera differenza, ma riuscire a monitorare i propri contenuti è la vera difficoltà: “trovarsi nel posto giusto al momento giusto ed offrire sempre il proprio contributo”.
Sasà Tomasello | Founder at CreativeAdvisory

#10 Tool Friendly

Ultimamente ho trovato utilissima la nuovissima applicazione mobile (iphone) di Facebook per la gestione delle pagine: Facebook Page Manager. Da pochissimo disponibile anche nello store italiano, questa app permette di gestire da mobile tutte le proprie pagine Facebook in modo veloce e intuitivo: l’interfaccia è la stessa del normale Facebook per iPhone. In questo modo (due app distinte) Facebook ti permette di non incasinare il profilo personale dalla pagina che gestisci. Nuovi Fan, Status, Messaggi, Insights: tutto è a portata di mano con semplicità. L’altro strumento di cui sono diventato addicted è If This Then That (o IFTTT – http://ifttt.com/). E’ un’utilissima evoluzione di Yahoo! Pipes (http://pipes.yahoo.com) che permette di creare operazioni automatiche (recipe) a partire da determinati eventi (trigger). Supporta tutti i maggiori social e permette ad esempio di postare messaggi automatici o alert personalizzati al verificarsi di determinati eventi. Si va dal classico ‘invia un messaggio diretta ad un nuovo follower Twitter’ a cose più interessanti come ‘ogni volta che metto un like ad una foto di Instagram pubblica quella foto sulla mia pagina Facebook aziendale nell’album chiamato XXX’. In effetti il meccanismo si presta anche per utilizzi più personali, come: ‘ogni volta che le previsioni meteo danno pioggia mandami un sms/email il giorno prima’. Una funzione molto utile per un bravo uomo digitale che ha sempre la testa fra le nuvole del multitasking.
Simone Tornabene | Head of Digital di Cemit DS

#11 Curiosità, ascolto e apertura

L’altro giorno mi ha contattato Vittorio Di Giacomo, mi chiedeva: “Allora vorrei scrivere un post del tipo “10 web specialist italiani svelano i loro social media secrets”. Ti va di partecipare anche tu scrivendo qualcosa?” Allora io gli ho risposto: “ah quindi non lo scrivi tu, lo scriviamo noi …ma non credo di avere segreti, ci posso provare”. Ho cercato dei segreti da svelare, ma cavolo sono una donna, io i segreti mica li svelo… Ok torno seria. Non credo che si possa parlare di segreti o trucchi del mestiere. Anzi per chi si occupa di social media è fondamentale la condivisione e il confronto, se si vogliono avere segreti è meglio giocare in borsa o fare l’avvocato. I segreti o meglio i consigli che posso dare sono: siate curiosi, attenti, autocritici, leggete, ascoltate, parlate con tutti, imparate da tutti, anche da chi non fa il vostro lavoro e non prendetevi, non prendiamoci troppo sul serio. Il nostro è un bel lavoro che offre tante nuove possibilità, ma di certo non siamo medici missionari, quindi divertitevi, siate professionali, ma senza pensare di essere dei guru.
Valentina de Caro | Social Media Manager

Conclusioni

Si nota con piacere che con tono schietto e personale, tutti gli intervistati hanno inconsapevolmente tracciato delle linee guida, globalmente accettate dalla web society. L’importanza delle relazioni (sane e trasparenti), la qualità dei contenuti (fiutare la “buona” notizia), il lavoro quotidiano e la curiosità sono i quattro concetti chiave emersi in modo trasversale negli undici interventi.
Lasciatemi spendere qualche parola su quello più importante: la curiosità.
Il motore della passione. La curiosità è ciò che muove le nostre passioni in qualsiasi ambito; ci consente di andare a caccia di informazioni capaci di arricchirci. Quando mettiamo online un post, o condividiamo un nuovo video, o visual di qualche bella campagna intercettata in rete, in realtà stiamo condividendo con gli altri la nostra curiosità, con l’idea che ciò che può dar qualcosa a noi, lo darà anche agli altri.
Infine, siamo tutti d’accordo che – Il segreto è che non esistono segreti, e se pure ce ne fossero, siamo nell’era della condivisione globale quindi… share it!

Per chi vuole continuare a seguirli… @Andrea Carnevalin, @Daniele Magliocca, @Fables, @Francesco Del Franco, @Massimiliano Lupo, @Giuseppe Guerrasio, @Oscar Tonnina Fisher, @Paolo Palladino, @Sasà Tomasiello, @Simone Tornabene@Valentina De Caro

Fatevi
sentire.

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