5 consigli per abbassare la frequenza di rimbalzo di un blog wordpress

come abbassare il bounce rate frequenza di rimbalzoRiporto di seguito qualche consiglio su come aumentare il tempo di permanenza di utenti nuovi e vecchi che visitano il nostro blog una volta raggiunto grazie alla ricerca organica o ai social network.

L’assillo di ogni blogger non è solo quello infatti di far visite uniche sul proprio blog (che restano sempre il desiderio principale), quanto assicurarsi che tali visitatori restino sul blog il tempo necessario almeno per leggere l’articolo, trovare l’informazione per cui sono venuti, e magari spulciare un po’ di contenuti correlati e qualche info sull’autore. Se vi state chiedendo – qual è la percentuale di frequenza di rimbalzo ideale da raggiungere? – francamente non ho trovato articoli in merito, ma credo si possa seguire la massima per cui più bassa è meglio è; sicuramente al di sotto del 50%.

Spesso quindi capita di avere un blog che fa tante visite, ma fa registrare un alto tasso di abbandono (bounce rate o frequenza di rimbalzo). Questo è dovuto a molteplici fattori:

1. l’utente trova subito quello che sta cercando (e allora siete stati davvero bravi);

2. la query di ricerca con cui viene raggiunto il post non è in realtà pertinente al suo contenuto;

3. la struttura del blog è innavigabile;

4. siete dei blogger ma ancora non siete degli scrittori;

…e tanto altro

Provo allora a formalizzare una lista di azioni da mettere in atto per alzare il tempo di permanenza dei visitatori vecchi e nuovi sul vostro blog:

#1   Link interni e link esterni alla fine del post

Questa rientra tra le regole di scrittura base per un blogger. Se vengono inseriti link (soprattutto esterni) nella metà alta dell’articolo c’è il forte rischio che il lettore, per dare senso e continuità a quello che sta leggendo, faccia clic sul link abbandonando l’articolo. Se il link è interno ovviamente il pericolo è minore, in quanto il lettore resta sul vostro blog, ma resta il fatto che non continuerà a leggero l’articolo con cui è arrivato. Pertanto, fonti e citazioni consiglio di inserirli sempre alla fine del post, tutte le volte che è possibile.

#2   Un layout usabile è fondamentale

Come navigate voi su un sito poco curato, lento nel caricare le pagine, sformattato, e con una grafica di pessimo gusto? Certamente male. Pertanto durante la costruzione del blog curatevi di fare un lavoro pulito. Se invece avete un blog già avviato fatelo provare a qualche amico navigatore seriale, una persona abituata a fruire di questi canali per documentarsi ogni giorno, perché certamente potrà darvi un consiglio oggettivo su come stanno le cose. Magari evitate di dire che è vostro 😉

#3 Cosa fare per abbassare il bounce rate?

Il punto tre lo dedico ad una somma di fattori che non vale la pena approfondire in modo più analitico, ma è utile conoscere per almeno fare una valutazione di massima dello stato dell’arte di quali possono essere i fattori che contribuito ad alzare la frequenza di rimbalzo del vostro blog finora:

–   inserimento di troppi banner pubblicitari (soprattutto nella parte alta del post e tra le righe dello stesso)

–   aggiunta di troppi link negli articoli (sia interni che esterni)

–   lunghezza degli articoli non superiore alle 100 parole (a patto che non sia una linea editoriale)

–   post con solo un video o solo una foto e un breve testo di lancio

–   attivazione di “splash intro” con una call di iscrizione alla newsletter o a diventare fan della pagina su Facebook (preferibile, a mio parere, inserire una barra orizzontale alla fine di ogni post contenente gli stessi campi, simile a quella che viene usata per gli autori)

–   pagine con una percentuale di bounce rate tra il 70-90% andrebbero eliminate o riscritte.

#4 Cura della sidebar

Oltre al testo, l’originalità del contenuto, l’abilità da copywriter, c’è dell’altro. C’è la sidebar. Elemento distintivo del blog permette di caricare tool, plugin e widget solitamente, estremamente utili per ampliare l’esperienza del lettore una volta sul blog. Una buona gestione/formattazione della stessa può contribuire ad abbassare il bounce rate.
Buona pratica è posizionare al suo interno un campo email subscription, contatti o newsletter; inserire un likebox Facebook come quello che vedete sulla nostra, utile a fornire  la possibilità immediata di diventare fan della brand page; installare un plugin per fare lo stesso con Twitter.
La sidebar offre inoltre la possibilità di allungare l’esperienza di lettura dell’utente posizionando un plugin per i post correlati all’articolo che si sta leggendo.

#5   Related Post Plugin

I related post plugin sono indispensabili per dare la possibilità al lettore di ampliare la conoscenza dell’argomento che lo ha portato a conoscere il vostro blog. Questo genere di tool possono essere posizionati o in calce al post, oppure sulla sidebar di destra. Ecco una lista dei migliori related post widget per wordpress del momento:

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