Car sharing e car pooling in Italia: benchmarking delle aziende

I termini car sharing e car pooling, negli ultimi anni, sono diventati d’uso comune; hanno a che fare con la sharing economy e con la mobilità sostenibile (Shared Transport). Andando oltre le etichette, conoscete davvero la differenza tra i  due servizi? Per chi non ha le idee chiare: il car sharing prevede, per il fruitore del servizio di trasporto, una transazione economica con un’azienda o una società che offre il noleggio del veicolo; il car-pooling, invece, rispecchia la teoria del collaborative consumption e prevede la condivisione di una vettura tra più persone e la divisione delle spese di viaggio.

Sono tante le aziende e le piattaforme online che si stanno facendo strada in questo settore. Il Centro Studi di Etnografia Digitale, nostro partner, ha condotto recentemente un’analisi di benchmarking sulle principali aziende che offrono servizi di car sharing e car pooling in Italia, confrontando le caratteristiche di ciascuna di esse.

Per l’analisi sono stati presi in considerazione 10 fornitori di servizi: BeeCarBlaBlaCarCar2GoEnjoyEQSharingE-VaiGuidaMi, Roma Car SharingTwist, Uber.

Per ciascun player sono state analizzate 15 caratteristiche:

  • App: possibilità di utilizzare un’App specifica per mobile che dia accesso al servizio
  • Cashless: transazione per il pagamento del servizio con carta di credito/debito da mobile tramite l’App, senza necessità di pagamento in contanti.
  • Preventivo Costo: possibilità di avere un preventivo, più o meno dettagliato, della spesa complessiva che si affronterà una volta scelto il servizio.
  • Divisione Costo tra utenti: possibilità di dividere il prezzo del servizio con altri utenti, in modo equo.
  • Differenti Veicoli: il parco auto offerto dal servizio è vario, perciò è possibile scegliere quale tipo di vettura utilizzare.
  • Soluzione Business: il servizio offre una soluzione specifica per il mondo del business e delle aziende.
  • Tariffa a Minutaggio: il calcolo del prezzo finale del servizio si basa sul minuto ma può intrecciarsi a tariffazioni kilometriche.
  • Tariffa Oraria: il calcolo del prezzo finale del servizio si basa sull’ora ma, anche questa, può intrecciarsi a tariffazioni kilometriche.
  • Tariffa Giornaliera: il calcolo del prezzo finale del servizio si basa su 24 ore e tendenzialmente la cifra rimane senza l’aggiunta di tariffazioni a chilometraggio.
  • Free Floating: possibilità di parcheggiare l’auto, a fine servizio, in un punto qualsiasi della zona urbana coperta dal servizio, tenendo naturalmente conto del codice della strada.
  • Parcheggi Convenzionati: il termine del servizio deve essere effettuato, o può se prevede anche il free floating, in uno degli appositi parcheggi convenzionati dalla società che offre il servizio.
  • Accesso in ZTL: questa categoria incorpora più sotto-categorie che prevedono almeno uno delle seguenti possibilità, cioè: parcheggiare su strisce blu e/o gialle, accedere alla ZTL (zona a traffico limitato) ed accedere alle corsie preferenziali.
  • Veicolo Eco-Friendly: il veicolo in questione è elettrico oppure a basso impatto ambientale (Euro 5 o Ibridi).
  • Prenotazione tramite sito/numero verde: possibilità di accedere al servizio mediante prenotazione da sito Web, da telefono fisso (chiamando un numero verde) o recandosi presso un info-point.
  • Profilazione Utente & Feedback: l’iscrizione al servizio prevede la creazione di una scheda utente che può esser costantemente aggiornata. Inoltre, tramite App o sito, è anche possibile lasciare commenti sul servizio o su altri utenti (ricevendoli a propria volta).

Nell’infografica che segue si possono confrontare i brand in base al possesso o meno delle caratteristiche sopra citate.

Shared Transport: i player in Italia (infografica)
Shared Transport: i player in Italia (infografica)

Da tale confronto emergono 4 focus d’analisi:

1. Costo Servizio

Dall’analisi emerge come tutti i brand abbiano sviluppato un’App per l’utente finale che consente di accedere al servizio da mobile e tutte (fatta eccezione per BlaBlaCar) permettano di effettuare il pagamento del servizio con carta di credito/debito da mobile tramite l’App. Gli unici due brand, inoltre, che permettono di effettuare un preventivo (approssimativo) sulla spesa complessiva del servizio sono BlaBlaCar e Uber, unici brand che prevedono anche l’iscrizione dell’utente alla piattaforma online. La possibilità di dividere il costo del servizio tra più persone è consentito invece solo da BlaBlaCar, Car2Go e Uber.

2. Offerta veicoli

La possibilità di scelta del veicolo è offerta da BlaBlaCar, Enjoy, E-Vai, Roma Car Sharing e Uber, la soluzione business dedicata alle aziende è offerta invece da tutti i brand tranne da BlaBlaCar, Enjoy e Twist. Per quanto riguarda l’eco-sostenibilità del veicolo BeeCar, EQSharingE-VaiGuidaMi, Roma Car Sharing dispongono di auto elettriche oppure a basso impatto ambientale.

3. Tariffazione

Per quanto riguarda la tariffazione: è stata riscontrata nella descrizione dei servizi la distinzione tra tariffa a minutaggio e oraria, tutti i brand (fatta eccezione per Uber e BlaBlaCar che non prevedono il pagamento su tariffa temporale) adottano un’unica modalità di tariffazione, tranne Car2Go che invece prevede entrambe le modalità. La tariffa giornaliera è prevista per tutti i brand di noleggio auto tranne che per Roma Car Sharing.

4. Parcheggio

Per quanto riguarda il parcheggio dell’automobile presa in noleggio sono state analizzate le due possibilità: Free Floating (parcheggio a fine servizio in un punto qualsiasi della zona urbana coperta dal servizio) consentito da Car2Go, Enjoy e Twist e Parcheggi Convenzionati disponibili per BeeCar, Enjoy, EQSharingE-VaiGuidaMi, Roma Car Sharing. Tutti i brand di noleggio auto prevedono invece il parcheggio su strisce blu e/o gialle, accedere alla ZTL (zona a traffico limitato) e percorrere le corsie preferenziali.

Concludendo

Al di là dei differenti servizi offerti dai singoli player del settore, possiamo concludere che i vantaggi della sharing mobility sono molteplici e la partecipazione attiva delle persone li fa aumentare sempre di più. Svariate realtà, ancora in fase beta, stanno nascendo per confrontarsi in un mercato che sembra essere abbastanza recettivo e dinamico. Tra queste nuove realtà il Centro di Etnografia Digitale cita: Dryfe, una sorta di car-sharing tra privati; Muovity, il servizio di car-pooling esclusivo della città di Palermo; Ci.Ro, il nuovo servizio di car-sharing ecologico in accordo col comune di Napoli. Queste sono nuove realtà dal grande potenziale immerse in un mercato in espansione; esistono poi anche realtà più piccole che sono comunque vive ed utilizzate, come il servizio di car-sharing che il Politecnico di Milano offre ai suoi studenti e al personale in modo del tutto gratuito.

Quello che emerge è che la mobilità cittadina italiana è sempre più social e attenta alle tematiche ambientali e predilige la collaborazione tra persone. Ogni veicolo condiviso, ogni risparmio ottenuto, ogni forma di collaborazione è una miglioria al contesto della mobilità urbana che diventa cosi sempre più sostenibile.
Per l’approfondimento sui singoli player potete consultare il post “Shared transport: un’analisi di benchmarking”.

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