Instagram Ads: il nostro case study su food e turismo

Come ormai tutti saprete dal primo Ottobre anche Instagram si è aperto all’advertising. Convinti che Instagram potesse esser il canale perfetto, per completare la diffusione di alcuni progetti, abbiamo proposto un’attività di sponsorizzazione ad alcuni nostri clienti. L’attività, della durata di circa 3 settimane, aveva l’obiettivo di promuovere una serie di progetti ed eventi italiani incentrati su food, turismo e valorizzazione del territorio, informando pubblici potenzialmente interessati alle iniziative ed incentivandone la partecipazione.

Gli Instagram Ads si attivano e si gestiscono attraverso le piattaforme di advertising di Facebook, e si basano sulla medesima targetizzazione degli interessi. È a partire da questa sincronia degli strumenti che si basa l’utilizzo strategico delle sponsorizzazioni su questo nuovo canale. Durante i webinar organizzati per le digital agency, i consulenti più volte hanno suggerito l’utilizzo delle sponsorizzazioni di Instagram in simultanea con i Facebook Ads. Gli Instagram Ads si inseriscono, quindi, all’interno dell’offerta commerciale di Facebook per i brand e le aziende, e vanno intesi come un’estensione delle sponsorizzazioni esistenti piuttosto che come un’alternativa ad esse.

 

Instagram Ads: le prime evidenze

La forte matrice visuale di Instagram ha imposto dei canoni di sponsorizzazione sia a chi ha pensato alle sue dinamiche che ai brand. Al momento i contenuti promossi si integrano quasi perfettamente ai contenuti organici degli Instagrammers, tanto da non risultare invasivi o non interessanti per l’utente, come invece possono risultare a volte i contenuti di un’attività sponsorizzata su Facebook.

Dalle prime riflessioni e dai risultati ottenuti, in questo momento le sponsorizzazioni di Instagram possono essere considerate una sorta di completamento delle attività paid consentite da Facebook, che usa il network di Instagram per un’attività Display simile a quella di Google ma maggiormente impattante e coerente con gli interessi degli utenti.

Per la tipologia di attività e per il nostro obiettivo, abbiamo deciso di puntare l’intero investimento su clic al sito web, promuovendo contenuti originali rispetto a quelli pubblicati in precedenza sul profilo Instagram del brand, conservando lo stesso concept e la stessa qualità dell’immagine che, per essere appetibile, deve essere altissima.

I risultati dell’attività di advertising appaiono subito interessanti: gli utenti di Instagram lasciano la piattaforma con maggiore facilità rispetto a quelli di Facebook, facendo registrare un CTR vicino al 2% e migliorando di fatto, nel periodo, tutti gli indici analytics del sito web a partire dal numero di visite, al tempo di permanenza, alla richiesta di ulteriori informazioni, registrando una media di 4 interazioni a partire da ogni clic sponsorizzato. Anche il profilo Instagram e i contenuti già pubblicati hanno beneficiato (seppur indirettamente) dell’attività di sponsorizzazione: abbiamo registrato un incremento giornaliero di follower pari a circa il 30% e un aumento considerevole di like sui contenuti pubblicati in precedenza.

In conclusione, gli Instagram Ads sembrano essere un ottimo strumento per ampliare i canali del Paid Media Plan perché al momento, come avvenne per le prime attività Google Display, risultano poco invadenti, si inseriscono perfettamente all’interno del feed degli utenti, in cui sono presenti contenuti di interesse per gli Instagrammers, e sono efficaci in termini di investimento per i brand.

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