Il Futuro del Marketing nell’Era Cookieless: una guida per le PMI

Ivan Parlongo

16 Ottobre 2023

Ivan Parlongo

16 Ottobre 2023

L’evoluzione della comunicazione digitale sta creando nuove sfide e opportunità per le piccole e medie imprese (PMI). Nel cuore di questo cambiamento c’è la transizione verso un web cookieless. Le aziende sembrano riluttanti a rinunciare ai cookie di terze parti, mentre gli utenti applaudono per il maggiore controllo sulla loro privacy online. In questa guida, esploreremo come le PMI possono navigare con successo in questo nuovo scenario.

Cookieless: la fine dei Cookie di terze parti

Mentre le grandi aziende possono permettersi strategie di distribuzione multicanale con budget considerevoli, le PMI devono affrontare sfide più significative. La riduzione dell’efficacia delle sponsorizzazioni basate su cookie potrebbe sembrare un ostacolo insormontabile.

I cookie di terze parti, che una volta erano i pilastri delle strategie di marketing online, stanno perdendo efficacia. Questo perché i consumatori sono sempre più attenti alla privacy e alle normative sulla protezione dei dati. Per le PMI, questa transizione può sembrare spaventosa, ma è anche un’opportunità per rafforzare la fiducia del cliente, se vengono adottate nuove strategie.

Come le PMI possono adattarsi al cambiamento?

  1. Valorizzare i Dati di Prima Parte
    I dati di prima parte sono il tesoro nascosto delle PMI nell’era cookieless. Tra tutti i dati che si possono raccogliere questi sono i più preziosi, perché provengono direttamente dagli utenti.
    È il cliente, infatti, che ha scelto di fornire volontariamente i propri dati attraverso un sistema di proprietà dell’impresa che rispetta le leggi sulla privacy.

    Ecco alcuni esempi di dati di prima parte e come potrebbero essere utilizzati:
    • Dati di Registrazione: Informazioni fornite volontariamente dagli utenti al momento della registrazione. Questi dati possono includere nome, indirizzo email, età, interessi e preferenze. Possono essere utilizzati per creare campagne di marketing altamente personalizzate.

    • Dati di Comportamento sul Sito: Informazioni sulle pagine visitate, il tempo trascorso sul sito e gli articoli visualizzati. Questi dati possono essere utilizzati per migliorare l’esperienza dell’utente e fornire contenuti correlati.

    • Dati di Acquisto: Informazioni sugli acquisti effettuati, compresi prodotti o servizi acquistati, importo speso e frequenza degli acquisti. Questi dati possono aiutare a identificare le preferenze dei clienti e a lanciare campagne di vendita mirate.

    • Feedback degli Utenti: Recensioni, valutazioni e commenti lasciati dagli utenti. Questi dati possono essere utilizzati per migliorare i prodotti o i servizi e per costruire una reputazione positiva online.

  2. Sfruttare le Content Delivery Platforms (CDP)
    Le PMI dovrebbero investire nella creazione di una propria audience. Questo può essere fatto attraverso la creazione di un sistema di newsletter, ad esempio, oppure sfruttando le Content Delivery Platforms (CDP), generando contenuti di valore per attirare e coinvolgere gli utenti direttamente sulle proprie properties.

    Le CDP consentono di gestire, analizzare e distribuire contenuti in modo efficace. Questi alcuni esempi di utilizzo:
    • Segmentazione degli Utenti: Una CDP consente di suddividere il pubblico in segmenti basati su dati demografici, comportamentali e di interesse. Questi segmenti possono essere utilizzati per inviare contenuti altamente mirati.

    • Personalizzazione dei Contenuti: Utilizzando i dati di prima parte e i risultati delle analisi, le PMI possono personalizzare il contenuto per ciascun segmento di utenti. Questo aumenta l’engagement e la rilevanza del messaggio.

    • Automatizzazione delle Campagne: Una CDP consente di automatizzare il processo di invio di contenuti, garantendo che i messaggi giusti raggiungano le persone giuste al momento giusto.

    • Analisi delle Prestazioni: Le CDP forniscono dati dettagliati sulle prestazioni delle campagne, consentendo alle PMI di misurare il successo e apportare miglioramenti.

  3. Utilizzare GA4
    Google Analytics 4 (GA4) svolge un ruolo fondamentale nel futuro della raccolta dati. GA4 è progettato per rispettare le normative sulla privacy e raccogliere dati in forma anonima e aggregata.

    Ecco come può essere utilizzato:
    • Monitoraggio Anonimo: GA4 consente di raccogliere dati in modo anonimo, senza la necessità di cookie di terze parti. Questi dati anonimi possono essere utilizzati per analizzare i modelli di comportamento degli utenti sul sito web.

    • Eventi Personalizzati: GA4 consente di tracciare eventi personalizzati, consentendo alle PMI di misurare azioni specifiche degli utenti sul sito, come la visualizzazione di video o l’aggiunta di prodotti al carrello.
    • Analisi degli Utenti: GA4 offre una visione più completa del comportamento degli utenti, inclusi i dati di prima parte, consentendo alle PMI di ottenere una comprensione più approfondita del proprio pubblico
  4. Avviare Collaborazioni e Partnership Strategiche con altre aziende
    Nell’era cookieless la collaborazione con altre aziende e la creazione di partnership strategiche possono offrire un vantaggio competitivo alle PMI. È importante, però, individuare partner che abbiano un pubblico simile o complementare al proprio e definire chiaramente gli obiettivi e i benefici per entrambe le parti. È fondamentale, poi, creare un piano di collaborazione dettagliato che includa le attività da svolgere e i tempi e comunicare in modo trasparente e aperto con tutti gli attori coinvolti nel processo.

    Questo approccio offre molte possibilità anche quando parliamo di nuove strategie per affrontare le nuove politiche cookieless:
    • Ampliare la portata del proprio pubblico: collaborare con altre aziende (o con esperti di un determinato settore) consente di raggiungere un pubblico più ampio, aumentare la propria visibilità e creare opportunità di crescita. Ad esempio, per un’azienda di prodotti per la cura dei capelli una buona strategia potrebbe essere quella di collaborare con un beauty influencer per aumentare la propria notorietà.

    • Condivisione di risorse: le partnership possono consentire la condivisione di risorse come contenuti, budget di marketing o persino competenze specifiche. Questo può essere particolarmente utile per le PMI con risorse limitate. Ad esempio, due aziende complementari potrebbero creare un webinar per fornire valore aggiunto al loro pubblico comune;

    • Costruire Relazioni: le relazioni di lunga durata con aziende del proprio settore o di settori complementari possono far nascere nuove opportunità e avviare collaborazioni future;

    • Validazione sociale: la collaborazione con aziende o figure di spicco del proprio settore permette di conferire maggiore riconoscibilità e prestigio al proprio marchio, acquisendo così maggiore fiducia negli utenti. 

In conclusione, navigare nell’era cookieless può sembrare una sfida, ma le PMI possono affrontarla con successo. Valorizzando i dati di prima parte, sfruttando le CDP, utilizzando GA4 in modo intelligente e favorendo la collaborazione, le PMI possono prosperare in questo nuovo panorama digitale. La chiave è abbracciare il cambiamento e creare un ambiente online che rispetti la privacy degli utenti e offra un’esperienza coinvolgente e personalizzata.

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