La nuova frontiera dello spot: l’anti-spot

La nuova frontiera dello spot: l'anti-spot

Molto simile all’anti-virale o meta-virale, l’anti-spot sta diventando un vero e proprio trend che dà ai creativi la possibilità di esprimersi senza prendersi troppo sul serio, ma contemporaneamente regala agli ascoltatori un punto di vista nuovo e qualcosa di diverso dalle solite pubblicità. Per questo è un genere che mi piace tantissimo. Ve ne faccio due esempi:

This is a Generic Brand Video, l’anti-spot per eccellenza

Avete presente tutti gli stereotipi che vediamo ogni giorno, ogni ora, ogni minuto nelle pubblicità? Ci si potrebbe scrivere (ed è già stato fatto più volte, sicuramente) un trattato di semiotica e di comunicazione. Ma prima di oggi non erano mai stati riassunti tutti in un video solo. This is a Generic Brand Video diventa il miglior spot possibile per Dissolve, un servizio di clip video stock, con il voice-over tratto da un articolo meraviglioso di Kendra Eash. Sarebbe stato ancora più perfetto con un commento sul voice-over, ma glielo possiamo perdonare. Se non avete molta dimestichezza con l’inglese o semplicemente non avete voglia di sforzarvi a tradurre, sotto il video trovate il testo in italiano.

Prima di tutto pensiamo a paroloni che siano sinonimi di progresso, poi c’è la ripresa di un treno ad alta velocità, scienziati che fanno varie cose più o meno attinenti a quello che facciamo noi.

Vedete questo tecnico di laboratorio con un baker in mano? Significa che facciamo ricerca! E infatti questa è un’immagine del DNA.

Ci sono un casino di persone al mondo, specialmente in India. Si vede che facciamo parte dell’economia globale?
Guardate questi agricoltori in Cina, però facciamo girare l’economia negli Stati Uniti, o almeno vogliamo farvelo credere.

Queste pale eoliche nell’Indiana sono bellissime, e questo tizio in tuta da meccanico con la faccia sporca? Bleah.

Inoltre, ci teniamo all’ambiente, più o meno. Ecco una ripresa della forza distruttiva dell’acqua, e della gente che pianta degli alberi. Le nostre politiche aziendali potrebbero riguardare queste vedute panoramiche della Costa Rica.

Il mondo che gira velocissimo, un filmato in stop motion di una città in notturna, e le automobili che vanno veloci vi fanno pensare a fare le cose in modo efficiente, e al tempo che passa.

Per non farvi credere che siamo un’entità senza volto, guardate il viso bellissimo di tutte queste persone: qualcuno parla e ride, e primi piani di persone che si passano un barattolo, una scena che evoca l’essere al servizio della comunità.

Uguaglianza, Innovazione, Onestà, Progresso, sono tutte parole che scegliamo da una lista: i nostri profitti ispirano tantissimo. Come questo tizio, che guarda in alto e indica un grattacielo, o un aquilone, mentre sorride e spiega qualcosa a suo figlio.

Usando una proporzione studiata tra persone asiatiche, di colore, donne, e uomini bianchi, vogliamo assicurarci di rappresentare nelle nostre pubblicità i vostri bisogni e interessi, o almeno una tonalità del vostro colore della pelle.

Ci mettiamo un bambino qui? Oppure un anziano di etnia particolare, che mostra le rughe sorridendo e rappresenta l’antica felicità e saggezza dell’essere poveri? Sì.

Gary Oldman e le chiacchiere della pubblicità

Quasi contemporaneamente è partita un’altra campagna basata su un anti-spot: è dell’agenzia Deutsch Los Angeles per HTC in America e ha come protagonista nientepopòdimenoche Gary Oldman. Colui che ci ha regalato interpretazioni magistrali (tra le tante) del Conte Dracula, il commissario Jim Gordon nella trilogia di Batman di Christopher Nolan e Sirius Black nella saga di Harry Potter, questa volta ci invita a cercare su internet e farci un’opinione, perché la pubblicità è fatta solamente di chiacchiere.

Fatevi
sentire.

La vostra crescita parte da qui. Senza impegnarvi, senza bisogno di troppi dettagli. Ma iniziamo a conoscerci, o non scoprirete mai cosa Viralbeat può fare per voi. Scriveteci e vi ricontatteremo, pronti ad ascoltare. E a proporre.