Le piattaforme streaming sono diventate la svolta nell’evoluzione dell’intrattenimento moderno, rappresentando l’accesso immediato ad un vasto contenuto di film, serie tv, documentari. Ne esistono di svariate e per ogni tipo di gusto, una delle caratteristiche principali di questo tipo di piattaforme è la condivisione degli account e l’assenza di inserti pubblicitari durante la visione dei contenuti. Tale modalità è cambiata in seguito alla decisione di Netflix di modificare il piano tariffario per gli abbonamenti e di cambiare la gestione degli account condivisi.

Abbiamo quindi indagato come è cambiata la rilevanza dei competitor di Netflix agli occhi degli utenti, estraendo i dati attraverso la piattaforma Digimind, nostro partner tecnologico,
a partire dalle menzioni online delle cinque principali piattaforme di streaming a pagamento (fonte:  Osservatorio delle comunicazioni AGCOM N1/2023) e individuato il discorso relativo al cambiamento delle policy di Netflix sulla condivisione delle password e dei piani tariffari: 

le modifiche recentemente apportate al servizio di Netflix hanno influenzato il discorso relativo alle piattaforme di streaming? Quale spazio trovano i competitor in tale discorso?

Come punto di partenza abbiamo analizzato le menzioni online di: Netflix, Dazn, Amazon Prime Video, Disney Plus e NOW tv.
Le conversazioni monitorate sono riferite al quadrimestre  01/03/2023  – 30/06/2023, a partire dalla data presunta in cui Netflix avrebbe dovuto iniziare ad attuare le modifiche. 
Le fonti indagate sono: Twitter, Facebook, News, Instagram, Web, Blogs, Forums, Video, Reddit e Tumblr. La base dati estratta è composta da un totale di 194.740 post.  

In quale luogo online si concentra il discorso sulle piattaforme streaming?

Il grafico illustra la distribuzione delle fonti in cui sono presenti le conversazioni. Twitter e Facebook sono i luoghi principali su cui si concentra il discorso raccogliendo oltre il 60% delle menzioni totali. 

Quale piattaforma di streaming è la più discussa online?

 Netflix raccoglie il 41,15% delle menzioni. 

Per ogni marchio di pay tv abbiamo dedotto i prodotti più discussi:

• Netflix: le menzioni si concentrano sull’uscita delle nuove stagioni di The Witcher e Stranger Things.
• Dazn: le menzioni sono riferite maggiormente sul calciomercato di Juventus e Inter
• Amazon Prime: The Ferragnez e Champions League sono i contenuti offerti dalla piattaforma che raccolgono più menzioni.
• Disney Plus: Il discorso si concentra sulle nuove uscite delle serie su Star Wars e de Marvel Studios, 
• NOW tv: in questo caso le menzioni si concentrano su Radio Italia e Rilive (Radio Italia Live) e sono legate ai concerti estivi della radio trasmessi in streaming sulla piattaforma. 

Quali sono i generi televisivi e cinematografici più discussi?

La distribuzione dei contenuti per generi evidenzia la presenza di una forte dominanza (47% del totale) della categoria LIVE (Sport, Spettacoli e Reality). 
Abbiamo constatato che questa categoria è diffusa trasversalmente su tutte le piattaforme, nonostante ci sia una inevitabile dominanza di Dazn, piattaforma esclusiva sullo sport, per questo discorso (43,4% ).

Oltre alla citata centralità di sport e spettacoli, i generi più discussi sono thriller, giallo, spionaggio e drammatico.

Quali sono i generi dominanti per ciascun Brand analizzato?

Abbiamo poi analizzato la distribuzione dei generi per ciascuna piattaforma streaming, considerando solo i più rilevanti nel discorso. Possiamo subito notare come Dazn ha una sola categoria menzionata ovvero quella LIVE (contenente i generi sport, spettacoli e reality show). La categoria LIVE è la più presente anche su Amazon prime, mentre su Disney Plus vincono i documentari, grazie al canale Discovery. Per gli utenti Netflix il genere più discusso è il thriller, mentre su NOW vince la commedia.

Il cambio piano di Netflix

Nel mese di marzo 2023 Netflix ha annunciato un cambio di direzione della piattaforma streaming rispetto agli abbonamenti e la condivisione degli account: gli abbonamenti ad account condivisi devono appartenere ad un unico nucleo familiare connesso allo stesso indirizzo IP, il costo mensile ha subito una variazione e sono stati aggiunti inserti pubblicitari per gli abbonamenti con un unico account. Relativamente a questo argomento abbiamo isolato i 618 post che riguardavano la notizia.

Contrariamente al discorso generale sulle piattaforme, le notizie online raccolgono il maggior numero di contenuti, seguite sempre da Twitter e Facebook, social in cui si rileva la tendenza a condividere sono notizie e informazioni sul cambio piattaforma e sulle nuove regole e rimostranze sulla gestione del passaggio.

Alcuni esempi:

“Tutto sulle nuove regole di Netflix” (TV sorrisi e canzoni, 29/06/2023)

9/06/2023 Gabriele Prandini su Twitter

Twitter, 27/03/2023, Segnali di fumo

Quali altre piattaforme vengono associate al discorso del cambio policy?

Su 618 pubblicazioni relative alle modifiche delle policy di Netflix sono state rilevate 144 menzioni a piattaforme. 

La maggior parte di queste è relativo al confronto tra Netflix e Disney Plus (46%) o Netflix e Amazon Prime Video (41%). I brand più menzionati sono quelli la cui programmazione è più vicina al catalogo Netflix, come pluralità e varietà di titoli, senza avere tuttavia limitazioni riguardo alla possibilità di condividere lo stesso account. E’ presumibile pensare che gli utenti, appresa la notizia, si siano messi a valutare brand sostitutivi, ma solo un approfondimento qualitativo potrà darci conferma di questa ipotesi.  

Il trend delle menzioni evidenzia un picco delle pubblicazioni nel mese di maggio, ovvero nel periodo in cui le nuove politiche di Netflix sono state implementate concretamente.

Conclusioni 

La presenza di comparazione in rete tra le varie piattaforme streaming rappresenta per Netflix un potenziale focolaio di crisi e un’opportunità per i competitor? La data analysis può certamente dare un contributo importante a questo tipo di valutazioni strategiche.