18 Giugno 2013
18 Giugno 2013
La scorsa settimana ho seguito, come tantissimi, il webinar #TwitterAcademy, tenuto dai responsabili italiani per l’advertising di Twitter, Federico Paderni e Riccardo Scotti. I ragazzi di Twitter Advertising ci hanno spiegato le potenzialità della piattaforma, illustrato il suo funzionamento e presentato gli immancabili casi di successo. Il punto saliente era la possibilità di creare un vero e proprio ecosistema intorno al brand, collegando tutto a Twitter.
Penso non ci sia bisogno di partire da cos’è Twitter, se state leggendo questo post dovreste saperlo, ma è interessante “dare i numeri” ufficiali del social network cinguettante. La crescita è sostanziosa: gli utenti attivi, sia da desktop che da mobile, sono diventati 200 milioni al mese (il doppio rispetto allo scorso anno), e twittano circa 400 milioni di contenuti al giorno (+60% sul 2012).
Purtroppo non ci sono dati ufficiali riguardanti l’Italia, ma verrebbe da considerare l’opzione di iniziare a fare pubblicità anche su Twitter, anche perché la piattaforma di analytics è notevole (e aperta a tutti gratuitamente, anche se ora possono utilizzarla solo tutti gli account residenti in USA e gli account extra-USA che hanno già svolto campagne).
Anche i formati di inserzioni sembrerebbero avere molte potenzialità: si possono sponsorizzare gli account, i tweet e i trend topic, con formula di pagamento per ogni follower (per gli account), engagement (per i tweet) o per 24 ore (per i trend topic, con una cifra fissa).
In effetti però la cosa che mi ha sorpreso maggiormente in positivo è il livello impressionante di targeting possibile: a occhio e croce mi sembra paragonabile a quello di Google Adwords (per alcuni sarà una bestemmia, ma tant’è). Ci sono 250 tra categorie e sottocategorie di interessi, oltre alle classiche limitazioni per dispositivo, parole chiave, area geografica o per account simili.
Veniamo ahimè ai punti dolenti, per i quali non mi sento di promuovere subito la piattaforma:
My 2 cents: è una soluzione che sicuramente proporremo ai nostri clienti, in un futuro prossimo. Aspettiamo il self service, o quanto meno gli account da centro clienti.
N.B.: Le immagini sono di proprietà di Twitter
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