Video Strategy: come i nuovi formati e l’AI guidano l’adv

Veronica Speculato

19 Dicembre 2023

Veronica Speculato

19 Dicembre 2023

In una campagna di marketing digitale, oggi più che mai, integrare e definire una video strategy diventa fondamentale per contribuire ad amplificare l’efficacia della campagna stessa e per costruire una connessione profonda con il pubblico di riferimento.

Secondo i dati Cisco, l’82% del traffico web nel corso del 2024 sarà costituito da contenuti video: le persone passano continuamente da uno schermo ad un altro e in questo momento siamo ad un record storico di streaming su più device, con fruizione di video di durata diversa e tipologia differente. Diventa, quindi, fondamentale prendere in considerazione il video nell’ambito di una strategia di sponsorizzazione, per assecondare anche gli ultimi trend lanciati dalle diverse piattaforme social e raggiungere obiettivi full funnel.

Il video guida le scelte di acquisto

Da una ricerca di IPSOS è stato rilevato che il 50% delle persone intervistate guarda un video prima di acquistare un prodotto (+16% rispetto al periodo pre-pandemico).

Rispetto ai contenuti statici, il video consente di indirizzare l’utente nelle diverse fasi del funnel, offre una fruizione più immersiva, crea una connessione immediata con il proprio pubblico ed è totalmente centrale nel processo di acquisto. Diventa, quindi, essenziale considerare la produzione e la presenza di contenuti video nell’ambito della pianificazione media, tenendo conto delle formule più adatte al pubblico di riferimento. Possono essere sviluppati video brevissimi per catturare l’attenzione, può essere sviluppata una mini serie sfruttando la formula degli episodic video per creare un legame continuo e duraturo nel tempo con la propria audience. Può essere preso in considerazione lo sviluppo di un video storytelling, il quale costituisce uno strumento potente per comunicare la storia e i valori di un brand, per suscitare interesse verso prodotti o servizi. Il video, quindi, consente di raggiungere più obiettivi:

  • far conoscere il proprio brand;
  • suscitare interesse verso prodotti e servizi;
  • raccogliere informazioni;
  • coinvolgere e creare un legame con i propri clienti.

Le persone guardano su diversi schermi, diversi formati

Una video strategy efficace deve tenere in considerazione una navigazione sempre più complessa da parte degli utenti: oggi siamo di fronte ad una fruizione dei video multi-screen, è sempre più evidente il passaggio dagli smartphone ai tablet, dal desktop alla connected television. 

Pensiamo a YouTube: le persone guardano qualsiasi tipo di contenuto, dai video lunghi più divulgativi a quelli brevi che inseguono i trend del momento. Ma la rivoluzione è quella testimoniata dalla fruizione su connected television, che è lo schermo che ha riportato la Gen Z sulla TV. In Italia 16 milioni di persone guardano YouTube sulla connected television ogni mese e il 54% condivide l’esperienza di fruizione insieme ad altre persone.

YouTube Shorts: il formato da includere nella video strategy

Il più recente formato YouTube Shorts, pur non essendo dominante sulla piattaforma, sta riscuotendo un notevole successo. Si tratta di una risposta di YouTube al crescente successo di piattaforme come TikTok, che ha “popularizzato” il formato dei video brevi e principalmente fruiti dallo smartphone. YouTube utilizza il suo potente algoritmo per aiutare gli utenti a scoprire nuovi Shorts in base ai loro interessi, aumentando l’engagement e la visibilità dei contenuti.

Allo IAB Forum, durante un interessante intervento firmato Google sono stati resi noti alcuni dati che riguardano proprio i Youtube Shorts:

  • 70 miliardi di visualizzazioni al giorno di Shorts vengono fatte da 2 miliardi di logged users ogni mese in tutto il mondo. Solo qualche mese fa si parlava di 50 miliardi di views: in così poco tempo il fenomeno degli Shorts è diventato massive.
  • Il 60% delle persone loggate sulla piattaforma consuma sia Shorts che podcast e live streaming.
  • Il 59% degli intervistati in uno studio di SINT sostiene che i video brevi siano un modo per scoprire nuovi prodotti; 6 su 10 di fatto poi decidono di andare su contenuti long form per approfondire quanto visto negli short video.

Tutti questi dati ci portano a considerare gli Short video come uno dei formati su cui puntare nel 2024, per dare un boost alle proprie video strategy.

Ad ogni obiettivo il suo contenuto video

Vediamo, ora, più nel dettaglio in che modo può essere sfruttato al massimo l’approccio multiformato in una video strategy, assicurandosi sempre di ottimizzare ogni video per l’audience di riferimento e tenendo conto di utilizzare titoli accattivanti, descrizioni dettagliate e tag pertinenti.

Ad ogni obiettivo il suo formato:

  • AWARENESS: le campagne video reach permettono di mixare annunci pre-roll, formato ideale per lanciare rapidamente un messaggio, e annunci bumper dalla durata massima di 6 secondi, perfetti per messaggi memorabili e di impatto, che hanno il vantaggio di non essere skippabili. Questi formati per l’obiettivo awareness consentono di raggiungere un maggior numero di persone ad un minor costo possibile, portando a +54% di aumento di reach e -40% di CPM rispetto alle normali campagne in stream.
  • CONSIDERATION: le video views campaign superano la logica tradizionale del cost per view e consentono di massimizzare le view restituendo il costo più basso possibile. Attraverso formati skippabili, le campagne vengono deliverate in feed, in stream e shorts, con l’obiettivo di avere migliori risultati di views. Sulla base di un primo test è stato rilevato il -30% di CPM e +40% di views.

  • CONSIDERATION e LEAD GENERATION: per migliorare le performance video per obiettivi di mid funnel, YouTube presenta una nuova tipologia di Campagna “Demand Gen”, appunto, per generare domanda e migliorando le performance intervenendo su diversi ambiti come il targeting, creando advanced target e segmenti personalizzati.

Demand Gen: come l’AI può contribuire ad una video strategy efficace

Per rendere ulteriormente performante una video strategy è fondamentale che il contenuto raggiunga le persone giuste. Come farlo oggi in maniera ottimale costruendo un dataset sempre più in linea con gli obiettivi di marketing? 

La nuova campagna Google Demand Gen rappresenta un passo avanti nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare le performance video. Intervenendo su diversi ambiti, come il targeting avanzato e la creazione di segmenti personalizzati, l’implementazione dell’AI ottimizza la strategia di generazione di domanda, assicurando che i video raggiungano il pubblico giusto e massimizzino l’engagement in ogni fase del customer journey.

La combinazione di formati diversificati e l’intelligenza artificiale offrono un approccio sofisticato per influenzare positivamente il comportamento degli utenti e raggiungere obiettivi di marketing più efficaci.

Conclusione

La potenza narrativa e visiva del video non solo cattura l’attenzione del pubblico, ma crea connessioni durature, fornendo un veicolo versatile per trasmettere messaggi coinvolgenti e influenzare positivamente l’esperienza complessiva degli utenti online.

L’importanza di una video strategy ben definita e integrata emerge come elemento chiave nelle attuali strategie di marketing digitale: con l’82% del traffico web costituito da contenuti video, è fondamentale adottare approcci innovativi per raggiungere il pubblico in modo efficace e con i contenuti giusti.

La complessità della navigazione multi-screen ci indirizza sempre più a considerare una video strategy flessibile, capace di adattarsi a dispositivi diversi, dalla connected television agli smartphone. In questo ambito, quindi, YouTube si conferma, come una piattaforma sempre al passo con le esigenze dettate dai trend del momento sia per l’offerta adv che per i nuovi formati proposti, la prova è il lancio del nuovo formato Shorts che sta guadagnando popolarità e rappresenta una prospettiva interessante per il futuro.

La personalizzazione basata sull’intelligenza artificiale, inoltre, costituisce un supporto di valore per gli advertiser per ottimizzare il targeting e massimizzare l’efficacia delle campagne video, in aggiunta alle opzioni di creazione di pubblici lookalike e l’implementazione di algoritmi avanzati. 



Articolo scritto in collaborazione con Carmen Pierri

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