Youtube ha ucciso la televisione? [Infografica]

 Ricordate il singolo Video Kill The Radio Star? Un successo planetario firmato dai Buggles, passato alla storia anche per essere il primo videoclip trasmesso da MTV negli USA. Il singolo denunciava la morte delle “stelle della radio” con l’avvento della “musica da vedere”. Oggi possiamo dire che Youtube abbia fatto lo stesso con le “stelle della Tv”?

Sembra proprio quello che vuole affermare questa nuova infografica edita freemake.com. Ovviamente, l’aspetto verso cui maggiormente si concentra l’analisi non è quello relativo all’infotainment, quanto quello economico.

Nella terza sezione dell’infografica infatti notiamo un passaggio dedicato proprio alla differenza delle revenues da investimenti pubblicitari. Rispetto ai 3 più importanti TV network americani (News Corp, CBS, Time Warner), anche grazie all’acquisizione di Youtube, Google ha visto aumentare il prezzo delle sue azioni mentre i tre gruppi hanno fatto registrare tutti perdite significative.

I motivi per cui Youtube genera un forte appeal verso gli investitori sono molteplici. Uno di essi può essere il significativo investimento richiesto dalle reti televisive rispetto alla piattaforma di videosharing più importante al mondo. Per farvi un’idea sui costi di un passaggio tv su una delle reti nazionali più importanti d’Italia date un’occhiata al listino prezzi Mediaset. Come si può facilmente intuire, diventa oneroso investire su un canale comunicazionale che, pur offrendo un’esposizione dello spot a milioni di utenti, non dà un immediato riscontro in termini di ROI. Un’esigenza sempre più impellente per tutti i marketers che si trovano a gestire budget importanti al giorno d’oggi. Inoltre lo spot, qualora fosse anche ben costruito e con un dna virale, sparisce a fine campagna. E dove possiamo rivederlo? Su Youtube ovviamente.

Altra considerazione va fatta sui costi di produzione di uno spot destinato ad andare in TV. I canali televisivi sono una vetrina che richiede un investimento per la produzione dello spot davvero importante (nell’ordine di centinaia di migliaia di euro).  Da questo punto di vista invece Youtube richiede un impegno molto meno gravoso, tale per cui i creativi possono immaginare spot low budget dal potenziale comunicativo ugualmente significativo. Se sono fortunati, sfornano un video virale di successo abbattendo in modo significativo i costi dell’investimento.
In sostanza, tempi duri per il futuro della Tv.

Che ne dite allora, ci sono ancora speranze per la TV generalista?

Fatevi
sentire.

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