Google: un futuro AI-first.

Lydia Galeno

16 Maggio 2023

Lydia Galeno

16 Maggio 2023

Google presenta il futuro

“La Gen Z usa TikTok per fare ricerca online”.  Questa notizia è stata sollevata più volte negli ultimi mesi come spia d’allarme per il nostro caro vecchio Google che, tra un’interfaccia degli anni ’90 con tanto (TANTO) testo e una serie infinita di annunci, aveva allontanato i giovani, più predisposti ad un’esperienza immersiva e one-to-one con i nano-influencer e content creator di TikTok.

Sembrava proprio che TikTok avesse trovato la chiave di lettura per ledere quote di mercato a Google e, proprio qualche giorno fa, abbiamo parlato delle sfide che Google si apprestava ad affrontare per confermarsi ancora una volta il leader del settore.

Oggi prendiamo in prestito le parole di Giorgio Taverniti, dopo la partecipazione al Google I/O del 11/12 maggio, per riassumere un concetto in breve:

“Google è indietro”, “Google rincorre”. “No, Google non lo vedete nemmeno.”

Ebbene sì, mentre “gli altri” erano impegnati a costruire strumenti, Google progettava un intero ecosistema, una piattaforma aperta a tutti, per portarci dritti dritti nel futuro.

Ed è proprio all’I/O che ha annunciato una serie di cambiamenti epocali basati sull’intelligenza artificiale. Cambiamenti ai quali sicuramente dovremmo adattarci a breve.

Per fare questo ha stretto centinaia di partnership e creato percorsi il cui unico obiettivo è quello di diventare la base di partenza per tutto il resto.

Google ci mostra come potrebbe cambiare la nostra vita di tutti i giorni, sviluppando modelli di AI integrabili e facilmente utilizzabili. 

Ma partiamo dal principio, il cuore di Google: la ricerca.

Con i progressi nell’IA generativa, Google Search sta diventando più intelligente e, la ricerca in sé, sempre più semplice. Riunendo le capacità uniche dell’IA generativa con la profonda comprensione delle informazioni di Google, sarà possibile fare domande che non avremo mai pensato accessibili. L’AI trasformerà anche il modo in cui le informazioni sono organizzate. Google comincia da un esperimento in Search Labs chiamato SGE (Search Generative Experience) che sarà disponibile nelle prossime settimane negli Stati Uniti. 

Cos’è la Search Generative Experience (SGE)?

La Search Generative Experience (SGE) è una nuova funzione sperimentale di Google Search che utilizza l’intelligenza artificiale generativa per fornire agli utenti risultati di ricerca più completi e informativi (probabilmente supportata da Bard).

SGE può generare riassunti di argomenti concreti, creare storie e persino scrivere diversi tipi di contenuti creativi, fornendo collegamenti a contenuti correlati e rispondendo a domande sui risultati.

Con le modifiche fatte alla Search, Google ha presentato nuovi modi per esplorare il Web, nuovi modi per ottenere risposte e nuovi modi per essere più produttivi, informati e creativi. 

Sarà proprio la struttura del motore di ricerca a cambiare: verrà introdotta una modalità “conversazionale” su schermate verticali che daranno la possibilità di approfondire gli argomenti di ricerca. Niente più pagine ricche di link da cliccare. Dalle parole chiave si passa ai prompts, a richieste complesse che vengono poi interpretate dall’AI.

Perspectives: il nuovo filtro 

Degno di nota è Perspectives, un sistema di intelligenza artificiale in grado di identificare e attenuare i pregiudizi nei testi. Può essere utilizzato per migliorare l’equità e l’accuratezza dei risultati di ricerca, oltre che per altri prodotti e servizi basati sul testo. 

Al momento Google sta testando la possibilità di filtrare la ricerca grazie a Perspectives. In questo caso il filtro integrerà contenuti da diverse piattaforme (Reddit, Youtube, TikTok, etc.) per restituire agli utenti contenuti UGC con esperienze di altri utenti (specie in formato video), includendo più informazioni sui content creator (nome, foto profilo e info generiche).

Una validissima alternativa per i giovani che amano tanto fare ricerca su TikTok, o che cercano un’esperienza piu immersiva.

Sia la SGE che Perspectives sono ancora in fase di sviluppo, ma potrebbero comportare importanti vantaggi sia nel risparmio di tempo, sia nella comprensione del contesto nel quale i risultati vengono mostrati, sia aiutando a cercare informazioni pertinenti e accurante, allontanando i contenuti fuorvianti.

Un mondo a forma di Google

Dalla collaborazione tra persone si passa alla collaborazione con l’intelligenza artificiale. 

L’integrazione di Bard all’interno di Workspace permetterà di sfruttare la potenza dell’AI generativa in Docs, Gmail e le altre applicazioni di Google, lanciando nuove funzionalità AI per i prodotti Google come la Search, Google Translate, Photo, e così via.

Queste funzionalità renderanno i prodotti più potenti, affidabili e sicuri.

Google sta investendo nel futuro del lavoro, annunciando una serie di nuove funzionalità per i suoi prodotti aziendali, come Workspace e Google Cloud Platform. Queste funzionalità semplificheranno la collaborazione, l’innovazione e la crescita delle aziende. Dal punto di vista lavorativo, si vedrà uno slancio verso la “business intelligence” e con l’AI generativa, le aziende riusciranno a organizzare e sintetizzare le informazioni al meglio e più velocemente.

Al contrario di OpenAI, Google affronta anche il lato oscuro dell’AI, presentando delle prime soluzioni come la presenza di un watermark per distinguere le immagini reali da quelle fake.

Google ha pensato anche agli sviuppatori, rendendo sempre più semplice la produzione di nuove app perfettamente integrate. Gli sviluppatori potranno accedere ad una serie di nuove funzionalità, nuove API, nuovi tool e nuovi tutorial per costruire ed interagire con la sua piattaforma.

Queste sono solo alcune delle novità presentate, ma il punto cruciale resta il seguente: l’azienda è passata da un approccio mobile-first a un approccio AI-first. Ciò significa che l’azienda sta ponendo l’intelligenza artificiale al centro di tutti i suoi nuovi prodotti, sia che si tratti di migliorare il riconoscimento delle immagini in Google Assistant o di battere i giocatori umani nei giochi di Go.

Si riconferma anche il consueto impegno di Google nel rendere il mondo un posto migliore. 

Google ha annunciato una serie di nuove iniziative per affrontare il cambiamento climatico, migliorare l’istruzione e rendere Internet più accessibile. Queste iniziative fanno parte della missione di Google di “organizzare l’informazione nel mondo e renderla universalmente accessibile e utile per tutti”.

Google AI: quale sarà l’impatto sul nostro futuro?

Quest’importante investimento nell’intelligenza artificiale è sinonimo di quanto la stessa continuerà a diventare sempre più pervasiva negli anni a venire. 

Ciò potrebbe portare a una serie di sviluppi positivi come una migliore efficienza, risparmio di tempo, supporti più affidabili, ma anche una migliore assistenza sanitaria, trasporti più efficienti e una maggiore personalizzazione delle esperienze.

In secondo luogo, l’attenzione per gli sviluppatori è un importante passo in avanti a supporto di un settore in forte espansione, dove gli strumenti e le risorse di Google renderanno più facile la creazione di nuove app innovative in grado di migliorare le nostre vite. 

In terzo luogo, anche l’investimento di Google nel futuro del lavoro è fondamentale. Con i forti cambiamenti in corso, gli strumenti e le risorse di Google aiuteranno le aziende ad adattarsi e navigare la nuova realtà con più facilità. 

La chiave sembra essere sempre la stessa: non lasciarsi trovare impreparati!

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